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Il primo protagonista che compare nelle pagine di questo libro è Eduardo Scarpetta, l'autore di "Miseria e Nobiltà" con la sua famiglia allargata, i figli con licenza di chiamarlo "papà", Vincenzo e Maria, e quelli per i quali l'appellativo consentito era "zio", Titina, Eduardo, Peppino De Filippo, ed i loro due cugini col cognome mutato in Passarelli, Eduardo e Pasquale; e con la nipote Dora, che realizzò l'unione con un'altra stirpe di attori, sposando Vittorio Viviani, figlio del grande Raffaele (...) Seguono subito i Carloni, che Lina Wertmüller definì "una tribù", nove fratelli e sorelle tutti attori, due dei quali, Pietro e Adelina avevano sposato Titina e Peppino De Filippo. Spicca poi la figura di Tina Pica, straordinaria caratterista in teatro e sullo schermo - figlia di un famoso interprete della maschera di Tartaglia che da giovane affrontava personaggi drammatici (...) E non manca Totò, anche lui all'inizio dichiarato imitatore di qualcuno(...) E tante altre figure che in vari modi hanno contribuito dal palcoscenico all'evoluzione del Teatro napoletano, che da fenomeno localistico ha conquistato una precisa identità nazionale.